C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Note sulla legge di attuazione del Pareggio di Bilancio





Il 30 gennaio 2013 entrerà in vigore la legge 24 dicembre 2012, n. 243 che contiene disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione. (13G00014) (GU n.12 del 15-1-2013 )
Ma le disposizioni della detta Legge si applicheranno a decorrere dal 1º gennaio 2014, ad eccezione del capo IV ( EQUILIBRIO DEI BILANCI DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI E CONCORSO DEI MEDESIMI ENTI ALLA SOSTENIBILITA' DEL DEBITO PUBBLICO ) e dell'articolo 15(Contenuto della legge di bilancio), che si applicano a decorrere dal 1º gennaio 2016.

Una legge invasiva, impattante, di cui si è parlato poco, ma che avrà una forte incidenza sulla vita ordinaria di tutti noi.
Questa legge costituisce l' attuazione dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione, come sostituito dalla legge costituzionale 20 aprile 2012, n.1, e dell'articolo 5 della medesima legge costituzionale. Puo' essere abrogata, modificata o derogata solo in modo espresso da una legge successiva approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei princìpi definiti con legge costituzionale.
  
Si sottolinea che le amministrazioni pubbliche concorrono ad assicurare l'equilibrio dei bilanci ai sensi dell'articolo 97, primo comma, della Costituzione, specificando che l' equilibrio dei bilanci corrisponde all'obiettivo di medio termine.  

Quando si considera conseguito l'equilibrio dei bilanci?  
L'equilibrio dei bilanci si considera conseguito quando il saldo strutturale, calcolato nel primo semestre dell'esercizio successivo a quello al quale si riferisce, soddisfa almeno una delle seguenti condizioni: a) risulta almeno pari all'obiettivo di medio termine ovvero evidenzia uno scostamento dal medesimo obiettivo inferiore a quello indicato dall'articolo 8, comma 1; b) assicura il rispetto del percorso di avvicinamento all'obiettivo di medio termine nei casi previsti dagli articoli 6 e 8 ovvero evidenzia uno scostamento dal medesimo percorso inferiore a quello indicato dall'articolo 8, comma 1. 

 Cosa si intende per saldo strutturale?  
Per «saldo strutturale» si intende il saldo del conto consolidato corretto per gli effetti del ciclo economico al netto delle misure una tantum e temporanee e, comunque, definito in conformità' all'ordinamento dell'Unione europea.
Invece per «obiettivo di medio termine» il valore del saldo strutturale individuato sulla base dei criteri stabiliti dall'ordinamento dell'Unione europea ed infine per «saldo del conto consolidato» l'indebitamento netto o l'accreditamento netto come definiti ai fini della procedura per i disavanzi eccessivi di cui al Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

L'articolo 8 comma 1, come sopra richiamato, prevede che il Governo, nei documenti di programmazione finanziaria e di bilancio, in base ai dati di consuntivo, verifica se, rispetto all'obiettivo programmatico, si registri uno scostamento negativo del saldo strutturale, con riferimento al risultato dell'esercizio precedente ovvero, in termini cumulati, ai risultati dei due esercizi precedenti, pari o superiore allo scostamento considerato significativo dall'ordinamento dell'Unione europea e dagli accordi internazionali in materia, ad esclusione degli scostamenti autorizzati ai sensi dell'articolo 6.  

L'articolo 6 afferma che scostamenti temporanei del saldo strutturale dall'obiettivo programmatico sono consentiti esclusivamente in caso di eventi eccezionali. Ai fini della presente legge, per eventi eccezionali, da individuare in coerenza con l'ordinamento dell'Unione europea, a) periodi di grave recessione economica relativi anche all'area dell'euro o all'intera Unione europea; b) eventi straordinari, al di fuori del controllo dello Stato, ivi incluse le gravi crisi finanziarie nonché' le gravi calamita' naturali, con rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria generale del Paese. 

Chi controlla l'attuazione del Pareggio di Bilancio? 
E' istituito, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera f), della legge costituzionale  20 aprile 2012, n.1, l'organismo indipendente per l'analisi e la verifica degli andament di finanza pubblica e per la valutazione dell'osservanza delle regole di bilancio, che assume il nome di Ufficio parlamentare di bilancio, con sede in Roma, presso le Camere.  

Quanto costa l'Ufficio? 
A decorrere dall'anno 2014, e' autorizzata la spesa di 3 milioni di euro in favore  di ciascuna Camera da destinare alle spese necessarie al funzionamento dell'Ufficio. Dunque 6 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2014, ma si provvede a soddisfare tale spesa mediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per l'anno 2014, dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell'ambito del programma  «Fondi di riserva e speciali» . 
Come è composto l'Ufficio di vigilanza?   L'Ufficio e' costituito da un Consiglio di tre membri, di cui uno con funzioni di presidente nominati con decreto adottato d'intesa dai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, nell'ambito di un elenco di dieci soggetti indicati dalle Commissioni parlamentari competenti  in materia di finanza pubblica a maggioranza dei due terzi dei rispettivi componenti, secondo modalita' stabilite dai Regolamenti parlamentari.  
Come vengono scelti i membri del Consiglio? I membri del Consiglio sono scelti tra persone di riconosciuta indipendenza e comprovata  competenza ed esperienza in materia di economia e di finanza pubblica a livello nazionale  e internazionale. Dunque i criteri sono a dir poco discutibili, perché non è dato comprendere quali sono  i parametri reali di riferimento, e chi decide poi che i criteri che adotteranno saranno quelli più oggettivi? E ciò è a dir poco grave visto il ruolo determinante che svolgerà questo Ufficio.  
Quale è il compenso per i membri? Al Presidente e' riconosciuto un trattamento economico complessivo pari a quello previsto per il Presidente dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato( ad oggi è di 293.658,95 euro lordiAi membri del Consiglio e' riconosciuto un trattamento economico complessivo pari all'80  per cento di quello spettante al Presidente. 
Quanto dura la loro carica? I membri del Consiglio sono nominati per sei anni e non possono essere confermati.Essi non possono esercitare, a pena di decadenza, alcuna attività' professionale o di consulenza, ne' possono essere amministratori o dipendenti di soggetti pubblici o privati, ne' ricoprire  altri uffici pubblici di qualsiasi natura. I dipendenti pubblici sono collocati fuori ruolo per l'intera durata del mandato.  
Che ruolo ha la Corte dei Conti? La Corte dei Conti, che doveva essere l'organo più naturale a svolgere i compiti  riconosciuti all'Ufficio di Vigilanza, svolgerà invece il controllo successivo sulla gestione dei bilanci degli enti territoriali ed amministrazioni pubbliche non territoriali, ai fini del coordinamento della finanza pubblica e dell'equilibrio dei bilanci di cui all'articolo 97 della Costituzione.
Quando si considerano in equilibrio i bilanci delle regioni, comuni e province ecc?
I bilanci delle regioni, dei comuni, delle province, delle citta' metropolitane e delle province autonome di Trento e di Bolzano si considerano in equilibrio quando,  sia nella fase di previsione che di rendiconto, registrano: a) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate finali e  le spese finali; b) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate correnti 
e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti.

Cosa accade a chi non consegue l'equilibrio di bilancio?
Con legge dello Stato sono definite le sanzioni da applicare agli enti di cui sopra  nel caso di mancato conseguimento dell'equilibrio gestionale sino al ripristino delle  condizioni di equilibrio da promuovere anche attraverso la previsione di specifici piani di rientro.  Nel rispetto dei principi stabiliti dalla presente legge, al fine di assicurare il rispetto  dei vincoli derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea, la legge dello Stato, sulla base di criteri analoghi a quelli previsti per le amministrazioni statali e tenendo conto di parametri  di virtuosita', puo' prevedere ulteriori obblighi a carico degli enti in materia di concorso  al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica del complesso delle amministrazioni pubbliche.

Quando è possibile il ricorso all'indebitamento?
Il ricorso all'indebitamento da parte delle regioni, dei comuni, delle province, delle citta' metropolitane e delle province autonome di Trento e di Bolzano e' consentito esclusivamente per finanziare spese di investimento con le modalita' e nei limiti previsti dal presente articolo e dalla legge dello Stato. Le operazioni di indebitamento sono effettuate solo contestualmente all'adozione di piani di ammortamento  di durata non superiore alla vita utile dell'investimento, nei quali sono evidenziate l'incidenza delle obbligazioni assunte sui singoli esercizi finanziari futuri nonche' le modalita' di copertura degli oneri corrispondenti.

Come si realizzano le operazioni di indebitamento? 
Queste operazioni sono effettuate sulla base di apposite intese concluse in ambito regionale  che garantiscano, per l'anno di riferimento, l'equilibrio della gestione di cassa finale del complesso degli enti territoriali della regione interessata, compresa la medesima regione. A tal fine, ogni anno i comuni, le province e le citta' metropolitane comunicano alla regione  di appartenenza ovvero alla provincia autonoma di appartenenza, secondo modalita' stabilite  con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri il saldo di cassa che l'ente locale  prevede di conseguire, nonche' gli investimenti che intende realizzare attraverso il ricorso all'indebitamento o con i risultati di amministrazione degli esercizi precedenti. Ciascun ente territoriale  puo' in ogni caso ricorrere all'indebitamento nel limite delle spese per rimborsi di prestiti risultanti  dal proprio bilancio di previsione. 

Cosa accade quando in sede di rendiconto non è rispettato l'equilibrio? 
E' prevista in sostanza una sanzione solidale tra gli enti che hanno violato il rispetto del saldo, infatti,  qualora, non sia rispettato l'equilibrio, il saldo negativo concorre alla determinazione dell'equilibrio  della gestione di cassa finale dell'anno successivo del complesso degli enti della regione interessata, compresa la medesima regione, ed e' ripartito tra gli enti che non hanno rispettato il saldo previsto.

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