Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Pillole umane no all'omofobia



L'omofobia è l’avversione motivata e razionale alle persone omosessuali.
L'omofobia non è una malattia è uno stato pregiudiziale fomentato da falsi valori conservatori e tradizionali il cui unico scopo è preservare quel potere secolare che arde ogni speranza di umanità.
Una società sarà liberà di essere comunità solo quando affonderà nelle acque dell'oceano della memoria perduta quel sentimento di odio razionale perchè figlio di una idea pensata e coltivata e motivato perché figlio della peggiore ignoranza di stato che alimenta ogni fobia verso l'individuo.
Non parlerò di differenza, perché parlare di differenza vuol dire riconoscere l'essere diverso, nessun essere è diverso, siamo tutti esseri umani.
Vi sarà il vero no all'omofobia solo quando lo Stato sarà libero dal potere secolare di quella Chiesa che giustifica ed istiga ogni fobia verso il diritto a vivere come voglio la mia vita umana e con il pieno riconoscimento di tutti i diritti civili.
Fino a quando ciò non accadrà, le carte costituzionali, i trattati, le campagne, saranno solo delle pagine bianche, vuote, il diritto sarà solo diritto astratto.
Riempiamo la nostra agenda quotidiana con il diritto ad esseri umani.
Se vuoi, puoi.

Marco Barone
xcolpevolex

Commenti

  1. Patriarcato, maschilismo, sono parole che mancano al tuo bel discorso...

    Un solo appunto: il sessismo della lingua.

    La differenza è bella. Se non c'è differenza c'è omologazione e pensiero unico...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è una tematica quella del maschilismo e patriarcato che ho sempre affrontato idem per il sessismo, la troverai in molti miei scritti, ma questo discorso...è una risposta alla campagna ufficiale del governo sull'omofobia di cui non condivido molte cose cmq grazie per l'appunto prezioso.
      un cordiale saluto
      m.b

      Elimina

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