C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Il Disegno di Legge che abroga il divieto “della riorganizzazione del disciolto partito fascista"




Cercando tra i disegni di Legge che vogliono modificare la Costituzione, nei rispettivi siti della Camera dei deputati e Senato della Repubblica, ne esiste uno, scandaloso, di cui si è parlato per qualche tempo, ma che è ancora in vita, che non è stato ritirato.
Un disegno di legge dormiente, pronto ad essere risvegliato non appena le condizioni sociali e antidemocratiche lo consentiranno.
Poche righe, d’iniziativa dei senatori DE ECCHER, DI STEFANO, BEVILACQUA, BORNACIN e TOTARO, un disegno di Legge presentato in data 29 marzo 2011; annunciato nella seduta ant. n. 529 del 30 marzo 2011, che risulta ancora da assegnare e prevede che la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione è abrogata.
Il motivo formale e sostanziale che ha determinato la presentazione di questo atto legislativo?
Nella relazione di accompagnamento si legge testualmente che la sola ipotesi che sussista, nella realtà di oggi, il pericolo di una riproposizione di quello che è stato il partito fascista non può essere realisticamente prospettata da alcuno e conseguentemente l’approvazione del presente disegno di legge costituzionale consente, da un lato, di chiudere finalmente un capitolo che non ha motivo di rimanere aperto e, dall’altro, di ridurre quegli spazi di legislazione speciale che restano in ogni caso poco corrispondenti ad una compiuta realizzazione del principio di libertà.

Quale libertà per il partito fascista?
Un partito il cui cuore, brutale, batteva a ritmo di negazione di ogni libertà, dignità ed umanità?
Eppure ciò è stato scritto, in Parlamento, in quel luogo ove la nostra Costituzione, nata dall'antifascismo, rischia di ricevere l'ennesima bastonata con un Disegno di Legge dormiente, pronto a colpire.
Alcuni obietteranno che essendo quella una norma transitoria e non inserita nel corpus essenziale della Costituzione, prima o poi, proprio perché transitoria dovrà cadere.
Probabilmente i costituenti avevano pensato di inserirla come norma transitoria confidando nello spirito democratico di un Paese che mai e poi mai avrebbe potuto, dopo le sofferenze patite, favorire una sorta di risurrezione fascista.
Oggi esistono nuovi poteri che non si nascondono più dietro le quinte misteriose, che non si celano più nelle stanze occulte e buie ed esoteriche, esistono poteri forti che con i loro simboli conquistano anche le Olimpiadi del 2012 , già perché l'anno 2012 probabilmente sarà l'anno dove questo potere prenderà forma e consistenza, un potere visibile a tutti, ma che nessuno vuole osservare.
E' come guardare una piramide ma senza sapere che è proprio una piramide quella che si pone innanzi ai tuoi due occhi.
Il terzo occhio della saggezza, della sapienza, che condurrà l'individuo alla consapevolezza altro non è che una semplice questione di prospettiva.
Già, una questione di prospettiva e di consapevolezza, guardare per osservare e non guardare per rimanere indifferenti.
Senza sapere.
Ed allora quel disegno di Legge deve essere ritirato, visto e rilevato che risulta essere ancora in fase di assegnazione, perché la nostra società, anche in vista della presa del potere da parte di chi ha sempre manovrato il sistema senza mai mostrare il proprio volto, ma mostrando i propri simboli ed azioni, non è pronta all'abrogazione di quella norma transitoria della Costituzione italiana.

foto: simbolo apparso durante la cerimonia di conclusione delle Olimpiadi di Londra 2012

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