La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Il caso vacanze del Presidente della Camera o Leader di FLI?



Il quotidiano Libero rende note le modalità con cui l'attuale Presidente della Camera, Gianfranco Fini, nonché leader di FLI, vive le sue vacanza nei pressi di Orbetello denunciando una spesa di circa 80 mila euro che sarebbe a carico dei contribuenti, poiché, sempre secondo la ricostruzione fornita da Libero, il Presidente della Camera avrebbe prenotato ben nove stanze per la sua scorta.

Invece il quotidiano Repubblica rende noto che il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, si rivolge al capo della polizia Manganelli chiedendo "un'approfondita relazione" sul sistema di sicurezza previsto per il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

Il Presidente della Camera, invece, risponde non da dove ci si attenderebbe una risposta in qualità di Presidente della Camera, visto e rilevato che l'intervento del Ministero dell'Interno riguarda il sistema di sicurezza della Presidenza della Camera e non quella di un semplice leader di partito, ma dal sito di FLI ove testualmente afferma che:
Le modalità per garantire la sicurezza della mia persona in ragione della carica istituzionale ricoperta sono decise autonomamente dai competenti organismi del ministero degli Interni, anche in base a norme di legge. Ho preventivamente informato di questa nota il ministro degli Interni, dottoressa Cancellieri, che ringrazio per la sensibilità dimostrata, e ho dato mandato, a tutela della mia onorabilità, di adire le vie legali nei confronti di Libero.

Quindi tutto risolto?
Probabile.
Il nodo della questione è a che titolo reagisce il presidente della Camera?
Perché se l'iniziativa posta in essere dal Ministero dell'Interno corrisponde a verità, sarebbe in itinere uno scontro istituzionale a dir poco grave, Ministero dell'Interno vs Presidenza della Camera, ma si dovrebbe capire anche perché il Presidente della Camera, essendo coinvolto in questa vicenda di richiesta chiarimenti in qualità di Presidente di tale ramo parlamentare e non leader di partito, decide di rendere nota la sua posizione nelle pagine del sito internet di FLI e non in quelle riservate alla Presidenza della Camera, nel sito istituzionale riservato alle comunicazioni presidenziali visto e rilevato che la problematica riguarda il caso scorta, spese, vacanze e Presidenza della Camera.

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