( foto della classe ove è avvenuto il cedimento strutturale)
In
questi giorni la parola austerità domina il dibattito pubblico.
Si
cerca di comprendere in quale settore tagliare e tagliare per cercare
di rientrare entro quei parametri come dettati anche dal Fiscal
Compact, ancora non ratificato né dall'Italia, né dai 12 Paesi
previsti, aderenti all'accordo, perché questo possa essere
effettivamente operativo . Eppure il pareggio di bilancio è stato
costituzionalizzato,anticipando e bruciando sul campo anche paesi
come la Germania, che dettano le condizioni senza che queste però
maturino per esempio nella stessa Germania. Tra le varie proposte
come informalmente emerse vi sarebbe quella per esempio di
incrementare il rapporto tra docenti e studenti per classe, derogando
ancora una volta alla normativa esistente in tema di sicurezza degli
edifici scolastici e sul lavoro, ma derogando specialmente ad ogni
sano e buon principio che dovrebbe governare il timone di questa
barca, chiamata Italia, che naviga in acque tempestose.
A
Trieste accade che nella sede centrale di
via Madonna del mare, presso l' I.S.I.S. "GIOSUÈ CARDUCCI
- DANTE ALIGHIERI", nella classe III^ del secondo piano,
durante la seconda ora di lezione nella giornata del 16 maggio, a
causa anche delle violente precipitazioni, inizia a piovere
dentro la classe. Ecco i collaboratori scolastici cercare di
rincorrere la pioggia all'interno della scuola, ecco che la tensione
inizia a dilagare.
Alla
Terza ora, proprio nel momento in cui i ragazzi non effettueranno
lezione e dunque lasceranno la classe grazie allo sciopero No Invalsi
indetto dai Cobas, effettuato da una docente, che una parte del
soffitto inizia a cedere.
I
Cobas scuola, tramite la prof.ssa Daniela Antoni, denunciano che "
la situazione in merito alla sicurezza delle scuole è grave, è
a rischio la sicurezza dei docenti e studenti, lo sciopero mai come
nella giornata del 16 maggio è stato utile, perché ha permesso di
salvare letteralmente l'integrità fisica dei ragazzi".
Infatti,
da quello che si è appreso, sono successivamente intervenuti i
vigili del fuoco.
Quella
della sicurezza degli edifici scolastici, è una questione calda e
molto sentita nella Città di Trieste. Lo scorso autunno #Occupy
Trieste nasceva proprio come movimento di denuncia dell'insicurezza
esistente nelle scuole.
L'edificio
che ospita la scuola di via Madonna del mare è da tempo circondato
da ponteggi, ponteggi che non sono mai stati smontati, dopo i lavori
effettuati nell'edificio considerato. Forse perché qualcuno aveva
previsto che probabilmente sarebbero tornati utili, ed infatti così
è.
Si
deve attendere il morto per avere le scuole sicure?
Per avere una sicurezza degna di tal nome?
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