Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2011

La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

Immagine
Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Sconvolto senza alcun torto.

Immagine
Quello che scriverò ora, in questo preciso istante, già destinato a divenir passato nel presente immediato, non sarà, quindi è, o meglio non è, nulla di stravolgente. Potrebbe essere deprimente. Potrebbe essere forse anche demente. Nel senso che va oltre la mente...che non mente. Giornata tipica di  fredda estate. Le autostrade intasate. Spiagge variegate. Chi suona la fisarmonica,chi riflette sulla società bionica. Chi si perde nella falsa dionisicità del bere, chi vuole sapere. Televisione spenta. Ti colleghi alla rete. Enorme rete, tanti buchi ma non vuoi fuggir. Perchè la rete ti permette di capire. Carpire informazioni. Carpire sensazioni. Conferme e smentite. Udite, udite si parla nuovamente di Libia. Qualche trafiletto sulla guerra "umanitaria" dimenticata. Il motivo? La strage in Siria. La straga di Hama. Chi tal società oggi ama? Spari. Fughe. Violenze. Civili morti. Ma siamo tutti coinvolti. Guardi i video sui soliti giornali online che non voglio neanche nominare.

Strade .

Immagine
Capita, spesso, anzi più di quanto si possa credere, di percorrere strade di città, di periferia, strade metropolitane, strade di campagna, strade di montagna, strade che attraversano borghi,piazze e vie e ricordar che in quel preciso punto, fermo ma in movimento,  si è realizzata qualche esperienza immensa, profonda, atroce, di vita. Un bacio d'addio. Un bacio di benvenuto. Un bacio d'amore. Un bacio di dolore. Il bacio. Strade ove un momento primo pulsava vita e poi la sorte ha deciso che doveva esser finita. Sorte di Stato, sorte dell'apparato, sorte del sistema, sorte anche del destino, sorte senza fato in tal viaggio nel labirintico cammino umano. Penso per esempio a via Mascarella di Bologna. A Piazza Alimonda di Genova. Ora vedi scorrere vita. Sia essa apparente. Sia essa reale. Sia essa persa nella via del surreale. Chi fuma una sigaretta,chi osserva l'ora che non c'è, chi legge un libro, chi lacrima sudore, chi assapora l'a