Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Ave nave


Ave nave,
tu che solchi le acque dell'ingordigia umana,
tu che con le grida delle sirene richiami all'ordine
il popolo libero e vagante per le occulte vie del porto di mare;
formata dalle mani dell'operaio
sfruttato dal capitale per la conquista di un misero salario,
metallo galleggiante
sulle rive incolte dall'ignoranza adattata
al fascino di tal borghesia
dall'indignazione ritrovata
viva e
ripudiata;
possente,
ferma,
immobile nella mobilità sociale
avvolta dal profumo di sale
un tempo oro da conquistare,
ora
abbondanza da disprezzare
nel prezzo della borsa
in continua corsa
per saziar la fame
del padrone infame.
Non Ave nave,
ti osservo,
ma non sarò tuo servo,
nè ora,
nè mai.


Marco Barone

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