La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Ridondante ma non disfattista. Eh basta, ME SO’ ROTTO

Sono mesi, che in sostanza ripeto sempre le stesse cose.
Magari con sfumature diverse.
Magari con toni ora alterati ora silenti.
Siamo come pezzi di vaso disseminati sul campo dell'individualismo o del chi se ne frega.
Frega, frega, eccome se frega.
Solo che poi sarà, come dire, tardi?
Siamo nel caos del loro ordine.
Ovvero sempre all'interno delle regole dell'ordine capitalistico.
Capitalismo.
E' un termine reale non giunto ancora al suo termine.
La Sardegna chiude baracca.
Una marea enorme di licenziati.
Così come in buona parte di questo non più bel paese.
Quante volte avrò detto il non più bel Paese?
Ma è mai stato bel Paese, l'Italia?
Ridondanza.
Eccola.
Puntuale.
Ma a volte è necessario ripetere i concetti fino a quando non entrano in testa.
Ci troviamo in una situazione che richiama il periodo di Tangentopoli.
Dove tutti, e dico tutti, i partiti erano corrotti e parte integrante di quel sistema.
Mancano solo gli attentati di mafia.
Ma visto quelle che accade nei confronti della Magistratura c.d scomoda, non credo che passerà molto tempo prima di assistere, con le mani tra i capelli, ad un nuovo attentato, contro chi prova a contrastare con lo strumento delle leggi questo schifo perenne.
E cosa servirà poi dire, ve lo avevo detto?

Il debito pubblico è cresciuto in via esponenziale proprio grazie a quel fenomeno, Tangentopoli, alla corruzione.
Che se lo pagassero loro.
I partiti e non noi cittadini.
Che se lo pagassero loro, i banchieri e non noi cittadini.
Però la crisi in verità la stiamo pagando noi.
Spero di non sentire più slogan del tipo noi la crisi non la paghiamo.
Perchè vorrebbe semplicemente dire che siamo andati veramente oltre ogni utopia.
Perchè questa crisi chi la sta pagando è il ceto debole della società.
Vedi i ricconi far la fila per comprarsi borse da 7mila euro e gente ammazzarsi perchè ha perso il lavoro o per la vergogna di aver perso il lavoro.
Vedi televisioni dare grande spazio ai peli non depilati sulle gambe di una candidata di miss Italia, ma poco o nessuno spazio alla vicenda di ben 5000 lavoratori inidonei della scuola che rischiano di andare a casa prima del tempo della ordinaria pensione.
Vedi l'opposizione politica ripetere da anni sempre le stesse cose, il Governo si deve dimettere, e nello stesso tempo vedi sempre quel Governo governare.
Vedi scendere nel campo puzzolente della politica i figli dei politici.
Parte la gara di chi è meglio o di chi è peggio.
Ma dico, ci siam bevuti tutti il cervello?
In Grecia , destinata al fallimento indirizzato dalla Germania, già dovremmo dire di trovarci nella Unione Tedesca e non Unione Europea, la gente lotta ogni giorno.
Ma sono isolati.
Ed infatti, depressione a catena, paese svenduto al capitale tedesco e cinese, chi si ammazza chi si dispera.
Solo un movimento internazionale potrà permettere di affrontare con dignità questa loro crisi economica i cui effetti reali sono stati "scaricati" sul non popolo dei vari Paesi.
Si deve andare oltre il settarismo, oltre la burocrazia, oltre la partitocrazia.
Ma questo in Italia non accadrà mai.
Perchè siamo abituati a delegare.
Siamo abituati a non assumerci le responsabilità .
Siamo abituati a scaricare sempre sugli altri le responsabilità.
Siamo abituati a pensare ai cazzacci nostri.

Per poi piangere.
Perchè piangeremo.
Per poi disperarci.
Perchè ci dispereremo.

Tutti ad attendere il buon pastore.
Tutti ad attendere una svolta.
Tutti ad attendere un capo.
Siamo una massa di caproni?
Forse.

Certo, non voglio fare di tutta l'erba un fascio.
Ma non vedo molte soluzioni ad un problema che è prima di ogni cosa sociale e culturale.
In ogni caso non ci deve arrendere.
Mai arrendersi all'evidenza, al presente.
Altrimenti Bye Bye Italia e ad non arrivederci.

Ora Me sò rotto.
Davvero.

Marco Barone

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