C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Tra schiaffi e mancati funerali. Il dopo Milano e Napoli tra novità e speranza.

Giuliano e Luigi hanno sfidato non solo i poteri forti della politica italiana, ma anche le mafie.
Camorra a Napoli, 'ndrangheta ed alta borghesia mafiosa a Milano.
Il che non è cosa da poco.
Queste elezioni hanno premiato uomini onesti, sinceri, non macchiati dalla cultura o meglio dall'ingnoranza del poltronismo.
Ma queste elezioni hanno evidenziato che lo schiaffo elettorale, per usar un termine caro al Ministro Maroni, non lo ha preso il solo Pdl ma anche il Pd.
La memoria è corta.
Questo perchè sia Giuliano che Luigi non sono uomini del Pd.
A Milano, le primarie, hanno rovesciato tutti i pronostici  Giuliano Pisapia vinceva con il 45,3 per cento, secondo Stefano Boeri col 40,1 per cento. Boeri era il candidato del Pd.
A Napoli giusto per ricordar la situazione politica, il 9 marzo 2011, il  Partito democratico diceva no alla candidatura dell'eurodeputato Idv Luigi De Magistris a sindaco di Napoli.
Il commento più lucido letto sino ad ora è della Polverini. "C'è un dato importante che va analizzato e che non riguarda solo il Pdl, ma i grandi partiti" "Anche la vittoria di Pisapia a Milano e di De Magistris a Napoli sono una sconfitta prima alle primarie del Pd a Milano e poi in campo elettorale del Pd a Napoli. C'è un problema - ha concluso - che investe i due principali partiti delle coalizioni".


Ed ha ragione.
E per dar ragione alla Polverini vuol dire che qualcosa si è rotto.
Quindi, il Pd, prima di gridar vittoria dovrebbe riflettere bene su cosa accade in Italia.
Detto in breve si è rotto il giocattolo del bipolarismo, di questa politica burocrate e poltronista.
Milano e Napoli hanno premiato l'idea di un nuovo modo di vivere, e non fare, la politica. Politica partecipativa, diretta, contro gli interessi forti del potere economico e mafioso regnante in quelle città.

Non avranno vita facile Giuliano e Luigi, questo è certo, ma veder la piazza di Napoli festeggiar in quel modo, vedere tanti ragazzi ballare al ritmo degli ska p e via dicendo, è stato davvero un qualcosa di surreale.
I giovani sono con Luigi i giovani sono con Giuliano.
Occorre riflettere sul dove sta andando la politica come oggi conosciuta.
Prevale l'idea di giustizia, l'idea di legalità, l'idea della forte presenza dello Stato.
Ex magistrato Luigi, Avvocato Giuliano.
Non è stata quindi una vittoria del Pd, nè della politica burocrate, ma delle persone e della loro trasparenza.

La destra certamente non vive buoni momenti.
Berlusconi è consapevole che per forza di cose la sua fine politica è vicina.
Ed infatti, con sarcasmo dice...
"Ho fatto una riunione, volevo fissare la data del mio funerale, ma nei prossimi giorni ho troppi impegni e quindi rimanderemo" dice Silvio Berlusconi.

Altri propongono una ristrutturazione di facciata del Pdl.

"L'eventuale cambio di nome del Pdl è una cosa su cui già si stava pensando prima delle elezioni e credo che possa essere uno strumento importante, quasi obbligatorio, perchè il Pdl è anche condizionato dal rapporto che c'era tra Berlusconi e Fini" dice il sindaco di Roma Gianni Alemanno. 

Il forum di Radio Padania, non più libera, continua ad essere chiuso.
E già si annuncia che nella settimana dal 20 al 24 giugno prossimi si realizzerà la verifica politica della maggioranza, attuale, di governo. 

Quindi, schiaffo al Pdl, schiaffo al Pd, schiaffo alla politica burocrate dei due principali partiti italiani.
Si premia la persona, si premia la cultura della legalità, si premia il coraggio di esser andati contro.
Che dire? 
In Italia il massimo processo "rivoluzionario" ad oggi possibile è questo
Ovvero Giuliano e Luigi.
E Beppe Grillo con il suo ultimo articolo Pisapippa, farebbe bene a prenderne atto.
Si è vero che ha vinto il sistema. 
Ma siamo tutti attori attivi o passivi dentro questo perverso sistema.
Beppe Grillo in testa.
Che altro fare con la situazione vigente?
La rivoluzione?
Sì, io son il primo a credere in ciò, a lottar per ciò.
Però per favore basta con questa ipocrisia da urlatore di piazza, a Milano e Napoli si è realizzata una rottura con la vecchia politica.
Prendiamone atto.
Ripeto ad oggi più di questo non si può e se ciò visti i tempi vi sembra poco beh che altro dire?
Ogni cosa ha una sua gradualità.
Siamo intossicati dal berlusconismo. 
Serviranno anni, tanti anni, forse troppi, per andare veramente oltre.
Tanto detto, Milano e Napoli hanno segnato una importante svolta politica in questo malato paese chiamato Italia.
Brindiamo a questo segnale,ma andiamo avanti, oltre, oltre!



Marco Barone






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