La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Quando le armi entrano a scuola sotto la veste della legalità.

Se a scuola si espone una bandiera della pace ecco le critiche.
Scuola politicizzata,scuola di sinistra, scuola di parte e tanto altro ancora.
In questo tanto altro ancora ci mettiamo anche le sanzioni disciplinari.
Però succede  che se in una scuola si decide di far svolgere un corso ad un esperto di tattiche militari con le armi giocattolo, beh in questo caso viene invocata la voce della legalità.
E' successo all'Ipsia "Marchesini" di Rovigo. L'iniziativa, è stata promossa dalla scuola per insegnare la legalità e tale concetto è stato ribadito più volte.
La lezione di "softair", disciplina che prevede l'utilizzo di pistole a gas, era stata illustrata a metà maggio da un ex pattugliatore e specialista in mimetizzazione  e navigazione terrestre. Secondo la responsabile scolastica, in base a quello che emerge in rete, si sarebbe trattato di una delle lezioni sulla legalità che in precedenza avevano portato nella scuola anche rappresentanti delle forze dell'ordine.

Per fortuna qualcuno si è indignAto. 
Posso comprendere che nelle scuole si parli di legalità con le forze dell'ordine o la magistratura quando si tratta di mafia, 'ndrangheta, anche se sono il primo a riconoscere che la sola via repressiva non basta, ma collegare il concetto di legalità con le lezioni di softair, gioco costoso svolto dai c.d.figli di papà e spesso tendenti alla destra estrema...,sinceramente è una grande stronz... ed anche pericolosa.
 
Fuori le armi dalla scuola, 
Fuori le armi dalla società.

Marco Barone

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