Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

Immagine
Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Ho incontrato Corto Maltese.

Un giorno qualunque di primavera, sospirata primavera, decidi di recarti in zona

Beh  cosa mai ci sarà in quel  luogo misterioso, della città poetica lagunare?
Lo scoprirete a breve.
Andiamo per ordine, se ordine vi può essere nel caos perenne quotidiano.
In tale giornata cambia l'ora legale. 
L'orologio deve essere spostato di una benedetta ora in avanti. Quindi , tanto detto, ragionando in termini quantitativi, si dorme meno. 
Si sogna meno. 
Ci si alza prima.
Ovviamente solo nel giorno x.
Preparo la sveglia, ma nel panico figlio della dipendenza dalla tecnologia, poichè ho il dubbio che il telefonino aggiorni automaticamente il proprio orario, vado alla ricerca di una vecchia sveglia.
Una di quelle che al suono continuo del tic e tac accompagnano il tuo sonno nel mondo di Morfeo.
Non la trovo.
Cerco di concentrarmi. Dovrò fare affidamento al mio orologio biologico.
Penso alla fine che è poco affidabile.
Quanti appuntamenti ho perso per tale fiducia offerta al mio orologio biologico? 
Beh in sostanza nessuno, ma i ritardi, si quelli non son venuti meno.
Piano B.
Decido di anticipare la sveglia di un'ora.
Devo alzarmi alle 7 di mattina.
Quindi, inserisco sveglia alle 6 di mattina, perchè se l'ora non si aggiorna in ogni caso saranno le 7 di mattina. Se si aggiorna beh mi sveglierò solo un'ora prima...
Passa la notte.
Penso ai treni che vivranno il cambio d'orario. Il treno previsto alle 3 di notte, visto che le tre di notte diverranno le 4 di notte, che fine farà?
Nel dubbio di tale folle ma ordinaria domanda, ecco suonar la sveglia.
Sono le 7 di mattina.
Dopo i soliti lenti preparativi mattutini, mi reco alla fermata del bus.
Città ancora dormiente.
Aspetto il bus per le 7 e 30 ma l'orario della fermata segna le ore 6.30.
Panico.
Ho sbagliato orario?
Non si è aggiornato automaticamente il telefonino?
Chiedo ad un passante e mi conforta dicendo che quell'orologio è ancora fermo al vecchio orario.
Certo che queste ore legali sono proprio un gran bel casino.
Dunque destinazione Venezia.
Solito viaggio in treno. Tempo mite e tante tante persone pronte ad immergersi nella magia del labirinto veneziano.

Ecco che lentamente giungi alla meta scelta.

Ti accoglie un cancello piccolo e delicato tutto in ferro, una corte, e un curato giardino con patere e leoni prattiani alle pareti.
Ma vieni accolto anche dalla cordialità umana di chi crede nel progetto Corto Maltese.
Ecco che entri lentamente in contatto con un pezzo di vita di Hugo Pratt.
Vedi fotografie che ritraggono l'autore in un periodo di vita che va dal 1968 sino al 1976.
La seconda stanza è dedicata interamente a Corto Maltese, con la riproduzione dei disegni, splendidi e colorati e vivi,nonchè acquerelli del marinaio.
Ma vedi anche tanti oggetti particolari che rimandano integralmente ai continenti e luoghi dove Corto ha vissuto le proprie avvenuture.
Ma anche mobili antichi ben tenuti,  per non parlare della  famosa  poltrona in paglia su cui è spesso ritratto.
Tanti oggetti che possono essere toccati.
Per esempio ecco che noti sopra dei libri in cartapesta un giradischi d'epoca.
 La tentazione è forte.
Provi a metterlo in funzione. 
Ed ecco la magia.
La voce di Claudio Villa che ti regala un dolce sorriso.
E' divertente ma nello stesso tempo emozionante toccare con mano oggetti che hanno tanti anni di vita vissuta. 
Come le maschere tribali ad esempio.
Ma non finisce qui.
Ti siedi sopra una sedia in legno, e con una penna, ricaricata con una danza leggera di vita nel calamaio, puoi lasciare una dedica a Corto.
Dedica che Corto leggerà quando rientrerà da una delle sue mitiche e controverse avventure.

Il progetto della casa di Corto Maltese, è  ideato e realizzato da Manuela Marchesani e Cristina Borghetti, e si ispira alla "casa di Sherlock Holmes" a Londra.  
Ma una cosa importante che deve essere evidenziata è che la casa di Corto Maltese offre laboratori ed esperienze estetiche in momenti di creatività nello spirito di avventura ed esplorazione che caratterizzano il personaggio Corto Maltese. 
Tale spazio infatti, offre la possibilià a giovani artisti, a persone che credono nella potenzialità dell'arte, sia essa poetica, che espressiva, sia essa elargita a colpi di pennello che a colpi di tastiera, di portare a conoscenza di un vasto pubblico la propria arte.
E ciò, visti i tempi presenti, di repressione preventiva, di censure, di affossamento dei giovani, di mancanza totale di ricambio generazionale in tutti i settori, è un qualcosa che certamente inciderà positivamente nel panorama della cultura, libera ed indipendente, italiana ed internazionale.
Perchè Corto non ha confini.
E per dirla con una frase di Corto Maltese non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.

Per concludere  posso dire che in tale giorno ho incontrato Corto Maltese.
Ho incontrato una Venezia  non omologata.
Venezia è Corto, Maltese è il sogno reale del labirinto lagunare.

Marco Barone
M&G





Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot