Via Sant'Ambrogio una via alla ricerca della sua identità

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Un tempo via del Duomo, o del Teatro, oggi via Sant'Ambrogio che porta lo stesso nome del duomo consacrato dopo i disastri della prima guerra mondiale nell'ottobre del 1929, pur senza il campanile che dovette attendere la fine degli anni '50 per essere battezzato. Una via che nel corso della sua storia è sempre stata da transito di merce e persone e che è diventata negli ultimi tempi il teatro dello scontro identitario di una Monfalcone alla ricerca del proprio equilibrio sociale. Perchè è evidente che a Monfalcone, terra di passaggio, da quando è diventata grazie ai Cosulich città dei cantieri, per questo contesa dal regno d'Italia all'Austria, per privarla dei suoi cantieri insieme al porto triestino, ha conosciuto quelle dinamiche proprie delle città portuali. Gente che viene, gente che va. Approdo e partenza di nuove identità. Dal Sud Italia, all'Asia, passando da quel centinaio di nazionalità che a Monfalcone stanno cercando il proprio equilibrio, ognuna ne

Sesso di guerra.

Giunge il tramonto,

preghiera elevata al loro iddio

del ciel e dell'abisso

soldati, e mercenari,

navi militari

viaggian per le acque turbolenti del mediterraneo,

per offrir l'aiuto umanitario.

Spari nella folla, spari alla folla, mura infuocate,

campi di solidarietà

ordunque viva prigionia.

Bibliche migrazioni, speculari situazioni,

una , cento, mille persone,

uomini e donne senza più nome.

Il capitale è buono, il capitale è vitale, il capitale è solidale,

buono per il padrone, vitale per il dittatore, solidale per la loro fame.

Calar del sole,

terra sepolta,

società in rivolta.

Odore di sangue,

lacrime di dolore,

alla ricerca del nuovo eroe.

Vogliam la libertà, vogliam la libertà, vogliam la libertà.

Tenebra religiosa, in tal nube all'orizzonte travolge

la voce della ribellione.

Potere al militare,

nuova dittatura or appare,

falsa democrazia,

ardua pazzia.

Rivoluzione comunista,

rivoluzione per l'anarchia,

trema il capitale,

ed ora invade le terre africane,

sotto il velo dell'umanitario aiuto,

per frenar ciò che deve esser taciuto.

Nessuna rivoluzione, nessuna evoluzione, potere al militare, democrazia similare.

Marco Barone

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