Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

La stregoneria del Cavaliere.

Eppure un mistero esiste.
Uno di quelli che sconvolge le masse critiche di ogni universo non esistente.
Proprio nel momento in cui in Italia il Cavalier era sul punto di cadere dalla poltrona, grazie al potere rivoluzionario delle donne, ecco che esplode la rivolta in Libia.
Da giorni, giustamente non si parla di altro.
La politica interna è passata in settimo, forse ottavo piano.
Berlusconi è sempre lì, i suoi generali anche.
E se per strano caso non caso del destino, succede che in Italia arrivan milioni di poveri migranti, ecco la necessità dell'invocazione, quasi omelia biblica, dell'unità nazionale molto cara alla Lega Nord i cui colori hanno anche attratto il folle di Milano che con la propria auto non avendo nulla di meglio da fare decide di entrare dentro lo scalo aeroportuale cittadino.

Unità nazionale, solidarietà nazionale, sicurezza nazionale, e quindi, per strano volere del fato Berlusconi ancora sarà forse destinato a governar questo paese.
Certo, il 6 aprile verrà condannato, forse, ma è solo il primo grado,si dovrà attendere l'ultimo grado di giudizio, perchè verrà invocato, in modo corale, in tale  caso il principio dell'uguaglianza innanzi alla legge.
Esiste il principio di non colpevolezza? Ed allora facciamolo valere!

Ed il tempo passerà, volerà.
Le loro leggi troveranno applicazione, i loro interessi troveranno affermazione,ed i poveri migranti vivranno la disperazione della follia tirannica di quel Gheddafi che ora invoca, in modo delirante, il morto non morto Bin Laden.
Hai un problema?
Bin Laden è la soluzione.
Certo che forse in quella loggia arcorea succede proprio di tutto.
Stregoneria, questa è una stregoneria.
Talmente stregoneria, che il mondo ipnotizzato innanzi ad uno schermo a colori, assiste al massacro di uomini e donne, mentre gli esportatori della democrazia ancora si domandano che fare?
Bombardo io con i missili democratici?
No no, i tuoi missili son più convincenti, più democratici dei miei.

Beh certo, devono prima capire come tutelare i loro interessi economici, raggiungere accordi, e perchè no, il fatto che salti qualche pozzo di petrolio non sarà mica un dramma per i capitalisti e petrolieri americani no?
I cinesi , gli europei, soffriranno, e loro rideranno.
Per non parlar del gas.
Ed ecco che ora interviene anche la Russia facendo ben intendere che queste rivolte passando per la via del Caucaso toccheranno anche la povera borghese annichilita Europa.
Come dire uno, due , tre e stella.
Ora è il tuo turno.
Rivolte indotte o non indotte quello che è in fase di realizzazione nel nord Africa è un qualcosa che va oltre ogni previsione.
Intanto la democrazia ed il silenzio mediatico ha legittimato il potere militare in Egitto ed in Tunisia.

Tunisia? Egitto?
Ma è roba vecchia.
Ora la Libia.
Poi? Il Marocco.
Marocco, Libia? I massacri?
Ma è cosa passata, ora è il momento dell'Iran.
Stregoneria collettiva.

Marco Barone

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