Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

Immagine
Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

L'uomo della finestra.


Via San Carlo,

case colorate, case espressioni della metamorfosi sociale impressa nella mente

di chi meditando sotto i portici bolognesi, vede, ode, e respira aria di un passato

destinato, forse, a rimaner tale.

Lotte operaie, lotte partigiane, lotte per la libertà, lotte nella libertà.

Una finestra,

l'uomo straordinariamente isolato nella sua felicità di non essere adattato

all'ambiente reazionario, autoritario presente,

grida, a chi vaga per le strade senza meta in tale autunno,

oh signorina, signorina, signorina.

Emerge la mera sovrapposizione della parte istintuale umana,

su quella razionale.

Si afferma la vittoria dell'ebbrezza dionisiaca di esser vivi

e liberi dalle catene della schiavitù del falso perbenismo perenne borghese.

Oh Signorina,signorina, signorina.

Fabrizio De Andrè scriveva:" E adesso aspetterò domani, per avere nostalgia
signora libertà, signorina fantasia così preziosa come il vino così gratis come la tristezza con la tua nuvola di dubbi e di bellezza
".

Il tempo corre via lontano,

ma il senso di scoprire il desiderio di esser liberi, sì, di vivere l'emozione

dell'amore rivoluzionario, pervade nell'infinito pensare quel sogno che coltivo nella

prigione del sistema.

L'uomo,

la sua finestra,

la nostra libertà.

Marco Barone

M&G

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot