Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Turchia, chiusi i cieli agli aerei israeliani

La Turchia ha chiuso il suo spazio aereo a Israele. Lo ha annunciato il primo ministro Recep Tayyip Erdogan durante un incontro con i giornalisti a Toronto. ll divieto è stato imposto in seguito all'attacco compiuto dalla Marina israeliana contro la Freedom Flotilla. Il 31 maggio scorso sulla Mavi Marmara morirono otto attivisti turchi. Ankara ha anche annunciato di voler ridurre al minimo i rapporti militari ed economici con lo Stato ebraico. Il rappresentante diplomatico della Turchia, inoltre, non tornerà in Israele fino a quando Tel Aviv non avrà chiesto scusa.

Nel frattempo iniziano oggi i lavori della prima sessione della Commissione d'inchiesta pubblica e indipendente, varata da Israele, per far luce su quanto accaduto alla Flotilla. Il premio Nobel David Trimble, dall'Irlanda del Nord, e l'ex giudice canadese Ken Watkin, due osservatori internazionali giunti ieri a Gerusalemme, incontreranno oggi i tre membri della Commissione: l'ex giudice della Corte suprema, Jacob Turkel, il professore di diritto internazionale, Shabtai Rosenne, e il maggior generale Amos Horev. L'obiettivo iniziale è quello di definire le modalità per l'ascolto dei testimoni. La maggior parte delle udienze dovrebbero essere aperte al pubblico e ai media, mentre alcuni incontri si svolgeranno a porte chiuse, per garantire la sicurezza di Israele.

http://it.peacereporter.net/articolo/22747/Turchia%2C+chiusi+i+cieli+agli+aerei+israeliani

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