La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

CROCEFISSO: IL 30 giugno udienza alla Grande Chambre

E' fissata al 30 giugno l'udienza davanti alla Grande Chambre, per il ricorso promosso dall'Italia contro la sentenza con cui il 3 novembre dello scorso anno della Corte europea per i diritti dell'uomo ha chiesto di togliere il crocefisso dai luoghi pubblici. In particolare i giudici di Strasburgo si erano espressi sull'esposizione di un crocefisso in un'aula di Abano Terme dichiarando che la presenza del simbolo religioso deve essere considerata una violazione violazione dei principi di libertà di religione e di laicità dello Stato. L'Italia nella battaglia per riaffermare il diritto di esporre il simbolo della cristianità sarà affincata da altri 10 stati non tutti cattolici.
da guida al diritto

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