Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Sempre a proposito di Liberazione...

Quella che segue è la nota del Ministero della istruzione inviata a tutte le Amminsitrazione Periferiche per la ricorrenza del 25 aprile...

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l'Istruzione

Roma, 23 aprile 2010

Oggetto: 25 aprile 2010 - 65° anniversario della Liberazione

Il 25 aprile 2010 si celebra nel nostro Paese il 65° anniversario della Liberazione, in memoria dei tanti che, pur appartenendo a schieramenti politici diversi, si unirono ai militari delle Forze Alleate per combattere gli invasori e liberare il nostro Paese dalla dittatura. Questo momento storico segna la nascita dell'Italia repubblicana e pone le basi del cammino comune che ha portato alla stesura della Costituzione della Repubblica Italiana e ad un sistema di valori fondamentali condivisi.

Tenuto conto dell'introduzione nelle scuole di ogni ordine e grado dell'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione", le SS. LL. sono invitate a sensibilizzare i giovani, anche con il coinvolgimento delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane, sui temi storici e civili alla base della Resistenza.

IL CAPO DIPARTIMENTO
F.to Giuseppe Cosentino


Certo che non ci riescono proprio quelli del Ministero della Istruzione a parlare di dittatura Fascista, di riconoscere il grande ruolo riverstito dai Partigiani,che come molti sapranno non erano poi tutti compagni... ma se non era per i Partigiani i Fascisti difficilmente sarebbero stati sconfitti... In tale nota di poche parole si legge quello sforzo di scrittura , ovvero in memoria dei tanti che, pur appartenendo a schieramenti politici diversi, si unirono ai militari delle Forze Alleate per combattere gli invasori e liberare il nostro Paese dalla dittatura... che mi sembra quasi di vedere le gocce di sudore sulla tastiera del pc di chi ha scritto questa nota...

certo il fatto che poi il Paese sia caduto in mano ai capitalisti questo è un grave errore storico ed altra questione di cui ora non voglio discutere... ma il fatto che si cerchi di utilizzare toni e modalità comunicative che in qualche modo aprono lo spiraglio al revisionismo storico che vuole annientata la funzione dei partigiani, equiparare le foibe allo sterminio attuato dai nazisiti e fascisti, è un qualcosa di pericoloso che deve essere fermato ! Specialmente in questo Paese perchè come è noto la memoria degli Italiani è corta e l'ignoranza è ampia!
Marco B.

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