Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Forlì: necrologia sul giornale per Benito Mussolini

FORLI' - Una necrologia dedicato al 65° anniversario della morte di Benito Mussolini, avvenuta esattamente il 28 aprile 1945. E' quanto è apparso mercoledì mattina sulle pagine locali del Resto del Carlino. Nell'inserzione a pagamento, senza foto, prima del nome Mussolini, compare una frase che intende essere evocativa "Quando un popolo continua a esaltare il clima della guerra civile è lontano il tempo della pacificazione". Mittente del messaggio è Gastone Proli, ex segretario provinciale Msi negli anni Novanta.

Lo stesso Carlino, incuriosito dall'inserzione, ha chiesto a Proli il motivo di questa necrologia, che può apparire una provocazione, anche per la vicinanza al 25 aprile, il giorno della Liberazione, che anche quest'anno è passato col suo strascico di polemiche. Ma Proli, nelle sua intervista al giornale respinge questo dubbio: "Non offendo nessuno, ricordo solo Mussolini e con lui tutti i caduti della guerra civile. Onoro chi ha combattuto per le proprie idee".
http://emiliaromagna.indymedia.org/node/8614

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