Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Niente regolarizzazione se la colf ha commesso reati che prevedono l'espulsione

Niente regolarizzazione se la colf ha commesso reati che prevedono l'espulsione
Min. Interno Circolare 17/03/2010

Il Ministero dell'interno, con la circolare 17 marzo 2010 ha precisato che non può essere regolarizzato ai sensi della L. 102/2009 la colf (o la badante) che è stata condannata per uno dei reati previsti dall'art. 381 c.p.p. che punisce con la reclusione da 1 a 4 anni, lo straniero che senza giustificato motivo permane illegalmente nel territorio dello Stato in violazione dell'ordine impartito dal Questore di allontanarsi dall'Italia entro 5 giorni.
Non influisce sulla procedura di emersione la condanna dello straniero che rimane illegalmente sul territorio dello Stato, in violazione dell'ordine impartito, se l'espulsione è stata disposta perché il permesso di soggiorno è scaduto da più di 60 giorni e non ne è stato richiesto il rinnovo, ovvero se la richiesta del titolo di soggiorno è stata rifiutata, ovvero se lo straniero si è trattenuto sul territorio dello Stato oltre il termine indicato nella dichiarazione di presenza, in quanto trattasi di reato contravvenzionale.
fonte guida al lavoro

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