Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Belgio, ucciso detenuto in carcere

L'uomo ha perso la vita negli scontri con l'unità speciale della polizia

Un detenuto è rimasto ucciso da un colpo di arma da fuoco nella prigione di Lovain, nella regione centrale del Belgio, in seguito all'intervento di un'unità speciale della polizia nella notte tra giovedì e venerdì.
Dopo una rissa tra guardiani e due detenuti la situazione è degenerata e un terzo carcerato è stato preso in ostaggio, rendendo necessario l'intervento dell'unità speciale. Durante gli scontri altre cinque persone sono rimaste ferite, due in modo grave.

Il personale del carcere di Louvain ha così deciso di indire per oggi una giornata di sciopero, invitando i colleghi degli altri penitenziari a fare lo stesso. Stefaan De Clerck, ministro della Giustizia, ha deciso di incontrare i rappresentanti sindacali degli agenti visto il moltiplicarsi degli incidenti nelle carceri. Attualmente le prigioni del Belgio ospitano 10.400 persone, duemila in più rispetto la loro capacità. A questo proposito il ministro De Clerck ha anche annunciato che è stata pianificata la costruzione di sette nuove carceri.
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