La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Stato di agitazione al Policlinico Umberto I di Roma

Il 21/9/09, dal Coordinamento precari ed esternalizzati del Policlinico Umberto I, fantasmi del Sant’Andrea e Cobas Sanità Università e Ricerca, è stato indetto lo STATO DI AGITAZIONE, per ottenere dalla Regione, dopo tante promesse ed attese, la definitiva concretizzazione delle nostre ASSUNZIONI.
Il 25/09/09 in un incontro con i fantasmi dell’Azienda ospedaliera Sant’Andrea il direttore generale, Dott. Vitaliano De Salazar, ha comunicato che in data 24/09/09 è arrivata dalla Regione Lazio la lettera che concede la deroga per assumere il personale precario ed esternalizzato.
Dopo 4 anni di lotte degli esternalizzati del Lazio finalmente è possibile iniziare realmente a stabilizzare i lavoratori. Questa operazione produrrà un risparmio per le casse regionali ed un aumento della qualità dell’assistenza.
Il merito di questa importante vittoria, qualora fosse confermata (aspettiamo di avere in mano la deroga regionale), è solo ed esclusivamente del Cobas e dei lavoratori esternalizzati che in questi anni si sono scontrati contro il forte e super protetto potentato dei padroni di ditte e cooperative.
Come Cobas e Coordinamento precari ed esternalizzati continueremo a vigilare affinché le procedure di stabilizzazione al Sant’Andrea si svolgano nel modo più trasparente possibile.
Il Sant’Andrea deve essere solo il primo passo verso la stabilizzazione di tutti gli esternalizzati del Lazio. Ed infatti abbiamo già chiesto alla Regione che venga fatto A BREVISSIMO TEMPO un programma per la reinternalizzazione dei servizi negli altri ospedali, come c’è stato confermato telefonicamente sia dalla segreteria di Marrazzo che dall’assessore regionale al Bilancio.
Troppe volte ci siamo fidati di questa Regione, per poi rimanere sempre “fantasmi”. Troppe volte le promesse sono rimaste tali senza concretizzare i nostri sacrosanti diritti.

Grazie a tutti noi che, nonostante gli attacchi e le bugie, abbiamo mantenuta viva la mobilitazione ponendo finalmente fine all’illegale intermediazione di mano d’opera che gli altri, compresi CGIL,CISL, UIL, hanno condannato SEMPRE …. SOLO a chiacchiere !!!!
Un grazie particolare ai giornalisti di Report che ci hanno accompagnato in questa battaglia.

25/09/2009

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