Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Massa, indagini sulla rissa Si indaga per apologia di fascismo ·

da: http://www.ecn.org//antifa/article/2739/massa-indagini-sulla-rissa-si-indaga-per-apologia-di-fascismo

La polizia sta visionando foto e filmati dove si vedrebbero
braccia tese e cori dedicati al Ventennio. Liberati i due fermati
Massa, indagini sulla rissa Si indaga per apologia di fascismo

MASSA - Apologia del fascismo. E' il reato ipotizzato per quanto avvenuto nel bar della Partaccia, a Marina di Massa, primo teatro degli scontri tra Carc e simpatizzanti di destra nella notte tra sabato e domenica. La polizia, infatti, sta visionando foto e filmati. Un materiale video e audio che comprenderebbe immagini di braccia tese in segno di saluto romano e cori dedicati al Ventennio. Il gestore del bar alla Partaccia, invece, smentisce che sia stato fatto partire un disco con l'Inno nazionale e che i suoi clienti abbiano provocato i Carc: "Ho solo visto che mi hanno distrutto sedie e tavolini e che hanno fatto fuggire tutti i miei clienti".

Intanto, la questura non smentisce nè conferma il coinvolgimento di un maresciallo dei carabinieri, di servizio a Pisa, tra i possibili denunciati per apologia del fascismo, così come ipotizzato su Repubblica dal segretario dell'associazione funzionari di Polizia, Enzo Letizia. Circostanza smentita da Stefano Benedetti, organizzatore della ronda Sss, che assicura che "non fanno parte della nostra associazione carabinieri in servizio a Pisa".

Sono stati scarcerati, ma con l'obbligo di firma, Alessandro Della Malva, 35 anni e Samuele Bertoneri, 19, il primo segretario toscano dei Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo), il secondo membro dell'Asp (Associazione solidarietà proletaria), fermati ieri a Massa. Il sindaco della città toscana Pucci definisce l'episodio "una pagina amara, frutto di una legge scellerata; la mia città è al sesto posto nella classifica delle città più sicure in Italia; non abbiamo bisogno di ronde nè di destra, nè di sinistra". Mentre per il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini gli incidenti sono "il frutto negativo e prevedibile delle scelte fatte dal governo sulla sicurezza".

A livello nazionale l'opposizione torna a chiedere il ritiro del provvedimento che dà il via libera alle associazioni di volontari per la sicurezza. Ma il governo insiste: la legge serve proprio ad impedire le ronde 'fai da te' ed il decreto attuativo entrerà in vigore il prossimo 8 agosto.

(27 luglio 2009)

http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/scontri-massa/apologia-massa/apologia-massa.html

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