La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

"Bartleby non si mura!"


fonte : Acabnews
Già tolti i mattoni dagli ingressi di via Capo di Lucca 30
"Bartleby non si mura!"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Bartleby sul tentativo del Rettorato di murare le porte dello spazio con la scusa dei lavori, che come concordato con i tecnici dell'università dovevano partire questa mattina.
30 giugno 2009

BARTLEBY NON SI MURA

Ma lo sapevate che per fare un cantiere bisogna murare le porte? Questa la spiegazione che il prorettore De Polo ci ha dato alla nostra domanda del perchè stessero murando le porte di Bartleby invece di iniziare i lavori di Lepida per i server.
Ieri avevamo deciso insieme ai tecnici dell'università che i lavori potevano e dovevano iniziare. Così questa mattina gli operai sono arrivati in via Capo di Lucca 30. Dopo il presidio sotto al rettorato per bloccare l'aumento delle tasse, abbiamo indetto una conferenza stampa alle ore 12 davanti a Bartleby per annunciare ai giornalisti l'inizio dei lavori e l'istituzione da parte di Bartleby di una "commissione garante" che avrebbe controllato lo svolgimento e la fine dei lavori. La sorpresa è stata grande quando ci siamo trovati davanti i muratori intenti a murare le porte di Bartleby. Immediatamente abbiamo deciso di entrare in quella che è la nostra casa.
L'università voleva gestire la situazione ancora una volta sul piano amministrativo e tecnico, ma non si è privata della presenza della digos a controllare i lavori di muratura delle porte. Gli occupanti di Bartleby, come un corpo unico sono entrati nel cortile dell'edificio e hanno bloccato i lavori. Immediatamente sono accorsi tante studentesse e studenti che in questi mesi hanno attraversato Bartleby. Tutta la nostra rabbia per essere stati presi in giro da un'amministrazione universitaria che non vuole prendersi alcun tipo di responsabilità politica si è riversato sul prorettore De Polo con il quale avevamo parlato proprio ieri della decisione di far iniziare i lavori. L'università è stata costretta a fare un passo indietro. In questo momento gli operai stanno togliendo i mattoni che avevano già posato davanti alle porte di Bartleby.
In via Capo di Lucca immediatamente si è creata un'atmosfera di solidarietà e partecipazione.

Bartleby resiste!

BARTLEBY - spazio occupato

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