C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Oil, il documentario di Massimiliano Mazzotta che denunciava la sicurezza sul lavoro alle raffinerie Saras


Oil, il documentario di Massimiliano Mazzotta che denunciava la sicurezza sul lavoro alle raffinerie Saras

I rischi per la salute dovuti alla presenza della raffineria Saras nell'area di Sarroch, vicino a Cagliari, erano stati denunciati in un film-documentario proiettato a gennaio scorso. In "Oil", del regista Massimiliano Mazzotta, presentato anche a Cagliari, non solo un ricercatore metteva in relazione decessi per tumore registrati nell'area con l'attivita' dello stabilimento della famiglia Moratti, ma si denunciavano anche rischi connessi al ricorso a ditte esterne. "Vanno al ribasso", raccontava un operaio, "la manodopera costa meno, turni massacranti e la sicurezza... ciao".

La Saras, che ha sempre assicurato di rispettare al massimo le norme di sicurezza nello stabilimento, presento' ricorso per chiedere il sequestro del film al fine di verificare se danneggiasse l'immagine della raffineria. Claudia Zuncheddu, medico e consigliere regionale interpellato nel video, parlo' di censura. A fine mese e' fissata l'udienza in tribunale a Cagliari, davanti al giudice civile, sul ricorso per il sequestro.
da affari italiani .it del 27 maggio

per vedere il video: http://www.affaritaliani.it/coffee/video/oil_documentario_massimiliano_mazzotta270509.html

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