La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Aggressione del cane: lesioni colpose per il padrone

Corte di cassazione - Sezione IV penale - Sentenza 23 aprile-26 maggio 2009 n. 22038

I cani di grossa taglia devono essere tenuti sotto stretta vigilanza dai proprietari. In caso di aggressione si configura il reato di lesioni personali colpose. Lo precisa la Corte di cassazione con la sentenza n. 22038/09 (pubblicata sul sito di «Guida al Diritto» http://www.guidaaldiritto.ilsole24ore.com/). I Supremi giudici si sono trovati alle prese con una vicenda decisamente singolare in cui un cane boxer aveva aggredito e ucciso uno yorkshire tenuto in braccio dal proprietario. Oltre alla morte dell'animale, il padrone aveva subito lesioni piuttosto serie al braccio. Decisamente curiosa la decisione del giudice di pace che aveva scagionato il proprietario del boxer ritenendo che le ferite fossero state riportate a seguito di una caduta. I Supremi giudici, invece, hanno puntualizzato che sebbene le versioni fornite dalle parti fossero tra loro discordanti non poteva non essere riconosciuto un evidente nesso di causalità tra l'aggressione del cane e i danni fisici riportati nonchè la morte del piccolo cane.
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