La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

SICUREZZA - Tornano ronde e Cie nel Ddl alla Camera



Preannunciato da un nuovo, severo monito di Gianfranco Fini, e dopo le polemiche scoppiate sulla 'lettera dei 101' deputati del Pdl a Silvio Berlusconi, arriva lo stop dei relatori di maggioranza alla norma del Ddl sicurezza che dava la possibilità ai medici di denunciare gli immigrati clandestini.
Uno degli oltre 300 emendamenti depositati nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera impone infatti lo stop ai "medici-spia", mentre altri - sempre dei relatori Jole Santelli e Francesco Sisto e del governo - affrontano i temi "caldi" su cui già oggi si aprirà la battaglia parlamentare, come preannunciato dal Pd.
Come era stato a suo tempo deciso, il governo ripresenta le norme contestate e bocciate sulle «ronde» e, modifica lievemente quelle sui tempi di permanenza nei Cie (Centri di identificazione ed espulsione). Per quest'ultimo delicato tema il governo chiede che la legge preveda che, in caso di ritardi o di non cooperazione nel rimpatrio da parte delle nazioni di origine, gli immigrati possano essere trattenuti per 30 giorni più altri 30. Sono previste ulteriori proroghe di 60 giorni più altri 60 «fino ad un periodo massimo complessivo non superiore a 180 giorni». Sulle «ronde» nessuna nuova: il ministro dell'Interno Roberto Maroni punta a riproporle secondo lo stesso schema già bocciato in Senato e, a scrutinio segreto, anche alla Camera. Il governo sostituisce l'articolo 52 del Ddl e prevede che i sindaci, previa intesa con il prefetto, possano avvalersi della collaborazione di associazioni volontarie di cittadini non armati al fine di segnalare alle forze di polizia dello stato o locali, eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale. Le associazioni sono indicate in un elenco tenuto a cura del prefetto, previa verifica dei requisiti necessari previsti da un decreto del ministro dell'Interno, da adottare entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge. In via prioritaria, i sindaci si avvalgono delle associazioni costituite fra gli appartenenti, in congedo, alle forze stato. Le associazioni diverse da queste sono iscritte negli elenchi solo se non siano destinatarie a nessun titolo di risorse economiche a carico della finanza pubblica.
Altra novità è la proposta di togliere dal Ddl la contestata norma che prevedeva l'oscuramento dei siti internet in caso di apologia o istigazione a delinquere che tante riserve aveva suscitato da parte del «popolo di internet».
fonte: guidaaldiritto

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