La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

CONSIGLIO D'EUROPA - Una risoluzione per invitare l'Italia a tagliare i tempi dei processi



Una legge ad hoc per procedimenti più snelli e più veloci. Questa la richiesta che il Consiglio d'Europa fa all'Italia, ancora una volta richiamata da Strasburgo per la durata eccessiva dei processi. In linea con quanto indicato nelle sentenze della Corte dei diritti dell'Uomo il Comitato dei ministri ha adottato una risoluzione con la quale si invitano le autorità italiane ad attivarsi per un'approvazione rapida delle riforme già in cantiere per la procedura civile e penale. Ma non basta. I ministri di Strasburgo chiedono anche l'adozione di una legge ad hoc che detti regole utili a smaltire l'arretrato nei processi civili, penali e amministrativi. Con un tempo massimo, fissato al 2009 per l'adeguamento delle procedure amministrative e al giugno 2010 per i processi civili e penali. "Nei tribunali italiani - viene specificato in una nota - sono pendenti cinque milioni e mezzo di procedimenti civili e oltre tre milioni di processi penali. I Ministri del Consiglio d'europa sollecitano l'adozione di misure legislative - magari una legge ad hoc - per accelerare i procedimenti e abbreviare la durata dei processi, anche nel settore amministrativo". Un altro "suggerimento" all'Italia riguarda la modifica della legge Pinto per la creazione di un sistema di finanziamento in grado di garantire, in tempi ragionevoli, il pagamento degli indennizzi riconosciuti dalle decisioni della Corte dei diritti dell'Uomo
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