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Visualizzazione dei post da marzo, 2009

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Confermato il limite di venti alunni nelle classi con disabili

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Nessuna classe che accoglie alunni disabili sarà costituita da più di 20 alunni e non sarà diminuito il numero degli insegnanti di sostegno. Così ha ribadito il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca con una nota del 30 marzo 2009. Il Ministero ha ribadito che "Sono prive di qualsiasi fondamento le notizie riportate da alcuni organi di stampa secondo cui le scuole avrebbero la possibilità di inserire più di venti alunni nelle classi che ospitano studenti con disabilità. Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha accolto, infatti, tutte le richieste di abolizione della possibilità di deroga a questo limite che è ribadito dal Regolamento di riorganizzazione della rete scolastica". fonte tecnicadellascuoa.it

Contratti di solidarietà stipulati successivamente al 14.6.1995. Riduzione contributiva ai sensi dell’art. 6, comma 4, della legge 28.11.1996, n. 608.

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SOMMARIO: Istruzioni per la concessione delle riduzioni contributive previste per i contratti di solidarietà successivi al 31/12/2003, in ogni caso stipulati entro il 31/12/2005 L'art. 6, comma 4, del D.L. 1/10/1996 n. 510, convertito nella legge 28/11/1996, n. 608 (allegato n. 1), prevede, come noto, una riduzione contributiva inerente ai contratti di solidarietà difensivi stipulati successivamente al 14/6/1995. La materia è stata più volte trattata dall’Istituto, da ultimo, con le circolare n. 38 del 28 marzo 2008, nella quale, in particolare, sono state fornite istruzioni con riferimento allo sblocco di benefici per tutti gli accordi di solidarietà, successivi al 31/12/2002, comunque stipulati entro il 31/12/2003.Si ricorda, infatti, che la misura agevolativa trova applicazione nei limiti delle disponibilità allo scopo preordinate. Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - Direzione Generale degli ammortizzatori sociali e degli incentivi all’occupazione

Fascicolo sanitario elettronico, per evitare il "Far West" interviene il Garante

Informativa comprensibile e dettagliata che metta i pazienti in condizione di esprimere un consenso libero e consapevole alla costituzione del proprio fascicolo, tracciabilità e gradualità degli accessi ai dati, elevate misure di sicurezza sono i principi sui quali si fondano le "Linee guida in tema di fascicolo sanitario elettronico" messe a punto dal Garante e pubblicate ieri in Gazzetta Ufficiale. Sul provvedimento - prima della sua adozione definitiva - l'Autorità ha avviato una consultazione pubblica. Con la consultazione, che si concluderà il 31 maggio, l'Autorità intende acquisire osservazioni e commenti da parte di organismi e professionisti sanitari pubblici e privati, medici di base, pediatri, organismi rappresentativi, associazioni di malati. Questi in sintesi i punti principali delle "Linee guida". Il fascicolo sanitario elettronico Il fascicolo sanitario elettronico dovrà essere costituito esclusivamente per il perseguimento di finalità di preve

Malattie e condizioni di lavoro, contrasto tra Consiglio di Stato e Cassazione sentenza

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26 marzo 2009. Palazzo Spada rigetta il ricorso dell'INAIL contro la sentenza del Tar che annullava la delibera dell'Istituto in materia. Ma, così facendo, entra in contrapposizione con trent'anni di orientamento giuridico espresso dalla Suprema Corte ROMA - E' ancora querelle riguardo la circolare n. 71/2003 dell'INAIL in materia di malattie riconducibili alle condizioni organizzative e ambientali del lavoro. Il Consiglio di Stato, con la recente sentenza n. 1576/2009 ha, infatti, rigettato il ricorso avanzato dall'Istituto contro il Tar Lazio (sentenza n. 5454/2005) che ha annullato il provvedimento. L'espressione di Palazzo Spada - pur non avendo risvolti giudiziari diretti - rischia, adesso, di determinare nuove incertezze in una materia delicata e già oggetto di una lunga elaborazione giurisprudenziale da parte della Corte di Cassazione. Vediamo, in sintesi, il percorso storico di questo dibattimento. La circolare dell'INAIL. La circolare n. 71 eman

Incredibile ma vero: A giudizio perché abusivo il direttore antimafia di «Telejato»

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Per i suoi tg contro Cosa Nostra era stato minacciato da un figlio di un boss della famiglia dei Vitale PALERMO - Il direttore dell'emittente televisiva «Telejato» di Partinico (Palermo), Pino Maniaci, è stato rinviato a giudizio per esercizio abusivo della professione di giornalista. La «citazione diretta» è stata disposta dal pubblico ministero di Palermo Paoletta Caltabellotta. A GIUDIZIO - Il processo è stato fissato davanti al giudice monocratico di Partinico l'8 maggio prossimo. Secondo l'accusa, Maniaci, «con più condotte, poste in essere in tempi diversi ed in esecuzione del medesimo disegno criminoso», avrebbe esercitato abusivamente l'attività di giornalista in assenza della speciale abilitazione dello Stato, conducendo ogni giorno il tg di Telejato, la tv più volte minacciata, querelata e contestata da boss e notabili della zona di Partinico. Difatti Maniaci può «vantare» oltre 200 querele che gli aveva fatto l'imprenditrice Antonina Bertolino, titolare

Legittimo l’addebito all’utente delle spese di spedizione della bolletta telefonica. Una storia non proprio finita

E’ legittimo l’addebito delle spese di spedizione della bolletta telefonica applicato dal gestore di telefonia in ossequio a quanto previsto nelle condizioni generali di abbonamento. E’ questo il principio enucleato dalla Suprema Corte che, con la sentenza in esame, ha cassato con rinvio ad altro giudice la pronuncia resa in grado di appello dal Tribunale Civile di Paola il quale aveva a sua volta confermato la pronuncia del giudice di pace territoriale. Una sentenza, quella in oggetto, che rappresenta il primo importante intervento del giudice di legittimità in materia assai dibattuta dalla giurisprudenza di merito in senso, peraltro, assai difforme. Fino all’intervento chiarificatore della Suprema Corte il tema dell’addebito all’utente delle spese di spedizione della bolletta telefonica, sebbene di esiguo valore economico, ha rappresentato un ricorrente motivo di dibattito soprattutto innanzi alle autorità giudicanti minori. I giudici di pace (da ultimo Giudice di Pace di Caserta, 10

Storie reali di ordinaria precarietà...

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Questa che racconto in breve è la storia di una mia conoscente che qui chiamerò Illusa... Illusa venne in Bologna qualche anno addietro, lei è originaria di un paese comunitario ma lontano centinaia di km dal nostro bel paese...( bello nelle favole...). Come tutti quelli che lasciano la propria terra ,i propri cari i propri affetti , relega in un angolo della propria vita i suoi ricordi migliori e guarda avanti... Decise di venire in Bologna, perchè all'estero di Bologna si ha ancora una immagine di una cittadina civile , dove si vive bene, dove è facile integrarsi ecc ecc Come tutti quelli che vengono da altra città senza conoscere nessuno , aveva necessità di cercare una stanza dove poter soggiornare nell'attesa di trovare anche il lavoro.. La casa, o meglio la stanza, la trovò con i classici annunci su internet. Appena entrata rimase stupefatta, affreschi , mobili antichissimi e libri di chissà quale epoca circondavano quello che doveva essere il suo letto...ovvero il divan

Schiavisti e schiavi

Secondo l’Istat, su un totale di 24 milioni di occupati, le posizioni non regolari sono quasi 3 milioni. Nel 2005 i lavoratori irregolari sono risultati pari a 2,951 milioni. In aumento rispetto al 2004 (2,863 milioni) ed al 2003 (2,811 milioni), ma in flessione rispetto al picco del 2001 (3,28 milioni). In diminuzione quindi anche il tasso di irregolarità che è sceso dal 13,8 per cento del 2001 al 12,1 per cento del 2005. Dato quest’ultimo comunque in crescita rispetto all’11,6 per cento del 2003 ed all’11,7 per cento del 2004. Nel lavoro irregolare l’Istat fa rientrare le posizioni continuative, quelle occasionali svolte da studenti, casalinghe, o da pensionati e da stranieri non residenti, o non in regola con il permesso di soggiorno, oltre a quelle definite “plurime”. Situazione che si verifica quando al lavoro principale se ne associa un altro non dichiarato agli enti previdenziali ed al fisco. Dall’indagine Istat emerge che dal 2001 al 2005 la forbice tra lavoro regolare ed irreg

Lancette avanti di un'ora nella notte tra sabato e domenica. Alle 2 di domenica 29 marzo scatta infatti l'ora legale...

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L'ora legale è stata adottata in Italia dal 1916 al 1920, poi dal 1940 al 1948, per essere definitivamente reintrodotta nel 1966. Dal 1966 al 1979 rimaneva in vigore generalmente dalla fine di maggio alla fine di settembre; nel 1980, da aprile a settembre; dal 1981 al 1995, dall'ultima domenica di marzo all'ultima domenica di settembre; infine, dal 1996, dall'ultima domenica di marzo all'ultima domenica di ottobre. articolo interessante tratto dal Corriere dei primi di marzo 2009 : Entro la fine di marzo circa un quarto della popolazione mondiale perderà un'ora di sonno, in compenso guadagnerà un'ora di Sole in più al giorno. Questo grazie all'introduzione dell'ora legale, che negli Stati Uniti è scattata ieri, in anticipo di alcune settimane rispetto all'Europa e all'Italia, dove inizierà il 29 marzo (per terminare il 25 ottobre). Generalmente si sostiene che lo spostamento in avanti delle lancette serva per risparmiare energia, ma, recentem

Istat: dati su industria

(regioni.it) Industria: a gennaio -19,9% il fatturato e -31,3% gli ordini in un anno. Sono questi i principali dati dell’Istat sull’industria: si tratta del riferimento più basso dal ’91. Crollo degli ordinativi dell'industria italiana a gennaio. In base ai dati dell'Istat il calo e' stato del 31,3% su base annua, il dato piu' basso dal gennaio 1991. Rispetto a dicembre la riduzione e' stata del 2,1% . Record negativo dal '91 a questa parte anche per il fatturato che a gennaio e' sceso su base annuale del 19,9%. Assai forte il calo per il settore autoveicoli: -47,7% per il fatturato, -35,8% per gli ordinativi.

Il docente alternativo alla religione non può valutare l’alunno: è polemica di A.G.

Per il nuovo regolamento sulla valutazione degli alunni il prof che svolge attività alternativa si dovrebbe limitare a fornire al Consiglio di Classe semplici elementi conoscitivi. La Flc-Cgil chiede però di modificare il testo perché viola la par condicio. La questione non è di poco conto: in alcune zone le rinunce superano le adesioni. Alla Flc-Cgil non va già la parte del nuovo regolamento sulla valutazione degli alunni, ora all'esame del Consiglio di Stato, che esclude, di fatto, dalla valutazione finale i docenti che durante l’anno scolastico hanno svolto attività alternativa all’ora di religione. Il 27 marzo il segretario del sindacato, Domenico Pantaleo, ha chiesto ufficialmente al governo di rivedere questa novità contenuta negli articoli 2 e 4 del nuovo regolamento, approvato il 13 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri: secondo il leader Flc-Cgil la nuove indicazioni violerebbero "la par condicio fra alunni avvalentisi dell’insegnamento della religione cattolica e a

Sulla possibilità di parcheggio nel cortile condominiale

Cassazione civile , sez. II, sentenza 21.01.2009 n° 1547 (Giuseppe Mommo) La seconda sezione civile della Cassazione con la sentenza 21.01.2009 n° 1547, confermando quanto era stato deciso nella fase di merito, ha stabilito che un’area contigua all’edificio condominiale destinata ad uso di passo e cortile, può essere utilizzata a parcheggio temporaneo delle autovetture dei condomini. In particolare, la Cassazione, considerato che dalla realtà processuale, come espressa nella sentenza impugnata, non era possibile desumere che alcuni condomini facessero un uso diverso rispetto agli altri condomini, ha stabilito che “il limite al godimento della cosa comune s’identifica con riferimento alla destinazione attuale della cosa, desunto dall'uso fattone in concreto dai compartecipi”. Nel caso in cui il regolamento condominiale non preclude esplicitamente tale possibilità, il divieto di parcheggio non si può ricavare automaticamente da quanto prevede l'articolo 1102 del Codice civile. Ne

Consiglio dei Ministri via libera alle modifiche al Testo unico sicurezza lavoro

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Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti: su proposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dei Ministri del lavoro, salute e politiche sociali, Maurizio Sacconi, delle infrastrutture, Altero Matteoli, e dello sviluppo economico, Claudio Scajola: - uno schema di decreto legislativo che modifica ed integra in maniera incisiva la normativa vigente in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, proseguendo il processo di complessiva rivisitazione e ammodernamento delle regole sulla sicurezza iniziato con la legge delega n. 123 del 2007 e culminato nel decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (testo unico in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro). Il provvedimento apporta al corpo normativo in vigore alcune significative modifiche che recepiscono le prime criticità emerse nei primi mesi di applicazione del testo unico e migliora le regole stesse sulla sicurezza. in un’ottica che tende a favorire la chiarezza del dato normativo quale presupposto per favori

CONSIGLIO D'EUROPA - Una risoluzione per invitare l'Italia a tagliare i tempi dei processi

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Una legge ad hoc per procedimenti più snelli e più veloci. Questa la richiesta che il Consiglio d'Europa fa all'Italia, ancora una volta richiamata da Strasburgo per la durata eccessiva dei processi. In linea con quanto indicato nelle sentenze della Corte dei diritti dell'Uomo il Comitato dei ministri ha adottato una risoluzione con la quale si invitano le autorità italiane ad attivarsi per un'approvazione rapida delle riforme già in cantiere per la procedura civile e penale. Ma non basta. I ministri di Strasburgo chiedono anche l'adozione di una legge ad hoc che detti regole utili a smaltire l'arretrato nei processi civili, penali e amministrativi. Con un tempo massimo, fissato al 2009 per l'adeguamento delle procedure amministrative e al giugno 2010 per i processi civili e penali. "Nei tribunali italiani - viene specificato in una nota - sono pendenti cinque milioni e mezzo di procedimenti civili e oltre tre milioni di processi penali. I Ministri del

Corte Costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 85, primo comma, numero 2, del d.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124

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Oggetto: Infortuni sul lavoro e malattie professionali - Rendita al coniuge superstite nella misure del 50 per cento della retribuzione del lavoratore deceduto - Estensione al convivente 'more uxorio' - Mancata previsione; Rendita al figlio naturale pari al 20 per cento della retribuzione del lavoratore deceduto, anziché al 40 per cento, come previsto per gli orfani di entrambi i genitori, in caso di genitore superstite convivente 'more uxorio'. La Corte Costituzionale con S.86/2009 del 11/03/2009 dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 85, primo comma, numero 2, del d.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124 (Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali), nella parte in cui, nel disporre che, nel caso di infortunio mortale dell'assicurato, agli orfani di entrambi i genitori spetta il quaranta per cento della rendita, esclude che essa spetti nella stessa misura anche all'or

Onere della prova in merito all'esistenza del danno subito

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Con sentenza n. 3788/09, la Cassazione ha affermato che grava sul lavoratore l'onere di provare l'esistenza di un danno che, a suo dire, sia stato subito dell'attività lavorativa svolta dallo stesso. La prova grava sul lavoratore anche in merito alla verifica della nocività dell'ambiente di lavoro, nonchè il nesso tra l'uno e l'altro. Grava, invece, sul datore di lavoro l'onere di provare di aver adottato tutte le cautele necessarie ad impedire il verificarsi del danno. da dplmodena.it

Brevi considerazioni Mobbing

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Il dipendente deve rispettare l'azienda in cui lavora, onorando il contratto ed evitando di danneggiare l'immagine del datore anche all'esterno dell'impresa, ma a sua volta ha il diritto ad essere rispettato dalla gerarchia interna dell'ufficio, come persona e come lavoratore. La raccolta di sentenze di legittimità degli ultimi due anni mostra chiaramente i cardini su cui la Corte di Cassazione ha costruito la giurisprudenza "d'ufficio", regole che valgono sia nell'ambito del lavoro pubblico sia nel privato. Con le peculiarità del caso: così il mobbing, che pure deve consistere in un comportamento di emarginazione continuato ai danni del dipendente da parte della struttura gerarchica - e deve durare da almeno sei mesi per essere tale - nel "pubblico" può sfumare nell'abuso d'ufficio se il funzionario viene discriminato solo perchè "troppo indipendente" e insensibile ai condizionamenti della politica. Negli ultimi tempi i

Utilizzo dei buoni lavoro nell’ambito dei lavori domestici

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Utilizzo dei buoni lavoro nell’ambito dei lavori domestici ex art. 70, lett. a) decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 e successive modificazioni 1. Premessa Con circolare della Direzione Generale per il mercato del lavoro e la Direzione Generale per l'innovazione tecnologica e la comunicazione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali n. 16/SEGR/1044 del 16 febbraio 2009, sono stati forniti chiarimenti sugli adempimenti connessi alla comunicazione riguardante l’instaurazione, la proroga, la trasformazione e la cessazione del rapporto di lavoro domestico (Decreto legge. n. 185 del 29 novembre 2008, convertito, con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2). Il Ministero ha precisato che le disposizioni di cui all’art. 16 bis, commi 11 e 12, del decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008, come convertito dalla legge del 28 gennaio 2009, n. 2, si applicano a tutti i datori di lavoro che assumono alle proprie dipendenze lavoratori per l’espletamento

Cambiano i Cap in 14 città

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Nuovi Codici di avviamento postale per 14 città. Da venerdì 27 marzo Poste italiane lancia la prima fase del riordino dei Cap, che riguarderà l'intera Emilia Romagna, eccetto Bologna, Pesaro tre province pugliesi, Alessandria, Trento, Trieste, Palerno e Roma. Le aggiunte e gli accorpamenti di zone rispondono all'esigenza di seguire i cambiamenti dell'urbanizzazione, ma soprattutto di rendere più efficiente lo smistamento della corrispondenza come previsto dal contratto di servizio. I vecchi codici rimarranno validi ancora per sei mesi, convivendo con quelli nuovi, ma dalla fine di settembre saranno cancellati. link dove leggere i nuovi cap : http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/03/posteitaliane-cap-nuovi-tabella.shtml?uuid=f2e71b00-196b-11de-b894-7726376f4db7&DocRulesView=Libero

UE poco attenta alle donne

Le donne europee ritengono che sono soprattutto i temi della campagna elettorale ad orientare il voto (il 37%) anche se una quota piuttosto considerevole (il 29%) afferma di votare sempre per lo stesso partito. Nelle scelte di voto, il fattore chiave (per il 25% delle intervistate) è la personalità del candidato. Ma è un coro comune quello che si leva nei 27 Paesi UE: la politica è un mondo ad appannaggio maschile e gli interessi delle donne non sono ben rappresentati nell’Unione Europea (46%) o non sono rappresentati affatto (39%). Sono alcuni dati che emergono da un sondaggio realizzato da Eurobarometro, presentato in occasione della Giornata internazionale della donna, che offre un’idea più chiara sulle aspettative delle donne in merito alle elezioni europee. La maggioranza delle donne chiede una maggior rappresentanza femminile al Parlamento europeo, ma niente quote rosa. E per garantire pari opportunità in generale, viene chiesto uno sforzo maggiore per porre fine al divario retri

nuova proposta di modifica al codice della strada...

SANZIONI PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA CON TASSO ALCOLEMICO SUPERIORE A 1,5 Avendo provocato un incidente stradale Soggetti diversi da quelli di cui ai due punti successivi - Ritiro immediato della patente con sospensione provvisoria della patente fino a due anni - Sospensione cautelare della patente fino all'esito della visita medica presso le commissioni mediche locali che può determinare la revoca della patente - Ammenda da euro 3.000 a euro 12.000 - Arresto da un anno a due anni (a richiesta di parte può essere disposta la misura alternativa dell'affidamento in prova ai servizi sociali - art. 19 testo unificato) - Revoca della patente (con impossibilità di conseguire una nuova patente prima di cinque anni) - Dopo la sentenza di condanna ovvero applicazione della pena a richiesta delle parti, anche con condizionale, confisca penale del veicolo, salvo appartenga a persona estranea al reato - In caso di recidiva nel biennio revoca della patente (in luogo della sospensione de

Pubblico impiego e giurisdizione:Il Giudice Ordinario può disapplicare ex art 63 del D.lgs n°165/01 le piante organiche della PA.

(Cass.SS.UU.Civili 16.02.09 n°3677 - Maurizio Danza Arbitro Pubblico Impiego Lazio) Di particolare rilevanza la recente sentenza della Cassazione a sezioni unite civile che ha ribadito nella motivazione che “ai sensi dell’art. 63 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 ,disposizione che devolve al giudice ordinario in funzione del giudice del lavoro "tutte" le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze della P.A., ancorchè vengano in questione atti amministrativi presupposti e stabilisce altresì "quando questi ultimi siano rilevanti ai fini della decisione, il giudice li disapplica se illegittimi, in tutti i casi nei quali vengano in considerazione atti amministrativi presupposti, ove si agisca a tutela delle posizioni di diritto soggettivo in materia di lavoro pubblico, è consentita esclusivamente l'instaurazione del giudizio davanti al giudice ordinario, nel quale la tutela è pienamente assicurata dalla disapplicazione dell'atto e dagli ampi poteri ri

Federalismo fiscale: il testo del Ddl

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Per leggere il testo approvato dal Senato e modificato dalla Camera il 24 marzo 2009 collegarsi al seguente link: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2009/03/ddl-federalismo-fiscale.shtml?uuid=a0d845c8-192a-11de-b894-7726376f4db7#

Oggetto: art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – compilazione del calendario presenze del Libro Unico del Lavoro dei docenti.

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L’Associazione Gestori Istituti Dipendenti Autorità Ecclesiastica (AGIDAE) ha avanzato istanza di interpello a questa Direzione per sapere se, per i soli docenti, sia possibile compilare il calendario presenze del Libro Unico del Lavoro, segnando la loro presenza al lavoro con la lettera “P”. In particolare l’interpellante osserva che il contratto individuale dei docenti fa riferimento al solo orario di insegnamento mentre la retribuzione, mensilizzata, comprende altre attività (specificate nell’art. 28, comma 3 del CCNL AGIDAE Scuola) non prettamente didattiche ma proprie della funzione docente, difficilmente quantificabili e, comunque, svolte nell’ambito della normale prestazione lavorativa. Al riguardo, acquisito il parere della Direzione generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro, si rappresenta quanto segue. Il rapporto di lavoro svolto dai docenti appartenenti ad istituti dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica risulta disciplinato dal CCNL AGIDAE Scuola 2006/2009. Più in pa

Trasferimento d'azienda e riassunzione di lavoratori posti in mobilità

Il Ministero del lavoro, in conformità agli orientamenti giurisprudenziali in materia, precisa che le società cessionarie di aziende che abbiano proceduto a riduzioni di personale ai sensi degli artt. 4 e 24, legge n. 223/1991 possono accedere alle agevolazioni contributive di cui all'art. 8, commi 2 e 4, della stessa legge, qualora assumano il medesimo personale posto in mobilità, decorso il termine di sei mesi dall'intimazione di licenziamento, a condizione che l'assunzione derivi da effettive esigenze economiche e le stesse aziende non pongano quindi in essere condotte dirette esclusivamente al godimento degli incentivi mediante fittizie interruzioni dei rapporti lavorativi. dal sole24ore

Straordinario e computo del TFR

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La deroga alle modalità di calcolo del TFR di cui all’articolo 2120 c.c. disposta dal contratto collettivo deve riguardare specificamente il trattamento di fine rapporto e non il mero concetto di retribuzione. Sintesi della notizia pubblicata in Il Quotidiano Ipsoa (Sentenza Cassazione civile 10/03/2009, n. 5707)

Imparare dagli errori: tasso alcolico e perdita di equilibrio

Esempi tratti dall’archivio Ispesl Infor.mo.: il tasso alcolemico elevato, un parapetto incompleto, la poca esperienza e la presenza di detriti non rimossi. Una caduta mortale durante il rivestimento di una cantina. Con l’idea che gli esempi di incidenti possano essere più immediati ed efficaci nel sensibilizzarci sui rischi nei luoghi di lavoro, proseguiamo con la nostra rubrica “Imparare dagli errori” prendendo spunto da INFOR.MO., uno strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio contenuti nell'archivio del sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi. Ci siamo già soffermati una volta sui problemi relativi all’assunzione di alcol. Continuiamo a farlo perché in questi ultimi tempi ci si sta rendendo sempre più conto della pericolosità dell’assunzione di sostanze psicotrope e sostanze stupefacenti in relazione alla sicurezza del lavoro. Secondo alcuni studi, che PuntoSicuro presenterà nei prossimi articoli, l’uso di sostanze psicoattive – e dell’alco