La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Lutto al braccio per il diritto di sciopero


Come è ben noto il governo reazionario Berlusconiano supportato dai poteri forti di questa società il cui colore politico marchiato di opportunismo varia a secondo di dove soffia il vento, si appresta ad annientare anche il diritto di sciopero.
Occorre agire subito , occorre attuare forme di protesta anche simboliche, ma iniziare insieme a quelle forze sociali che si battono per la salvaguardia di tale diritto a convergere per difendere uno di quei pochi diritti sancito dall'articolo 40 della Cost. che ancora oggi è a nostra disposizione. E' vero che per come regolamentato oggi è poco efficace ed incisivo ma se passera il provvedimento del Ministero del Lavoro vuol dire che siamo proprio alla frutta marcia.
Bologna che in tema di resistenza e diritti sociali per decenni è stata una vera e propria avanguardia non può e non deve stare ad osservare questo ulteriore svilimento o meglio annientamento del diritto fondamentale per le lotte dei lavoratori.
Occorre proporre una iniziativa pubblica su tale tema, ed inviterei i lavoratori di questa città , già da lunedi a recarsi a lavoro con il lutto nero al braccio...come forma di protesta comunicativa e simbolica...in attesa della manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 28 marzo e dello sciopero generale per il 23 aprile che a questo punto verrà indetto anche per difendere il diritto di sciopero e la democrazia sindacale
Lottiamo per salvaguardare questo diritto fermiamo questo governo reazionario!

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